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mercoledì 22 gennaio 2014

lettera P (prima parte)









paradigma. Ogni tanto, cambia.

Parlamento. Discussione oziosa e, per estensione, luogo dove essa si svolge (da “parlare”+ suffisso “mento”, come in azzuffamento, inquinamento,  patteggiamento ecc.)

passato. Non è più quello di una volta. 
-Si stava meglio quando si stava peggio.

pelle. Bianca come il latte (non occorre specificare “vaccino”), rossa come il sangue (che in effetti scorre sottocute).
-Di pesca (più raro “di albicocca”; ignorate le nettarine; considerate offensive le arance, e gli agrumi in generale).
-L’organo più grande del corpo umano. Affermarlo come se significasse qualcosa di profondo.

petrolio. L’oro nero.
-Ormai abbiamo raggiunto il picco di estrazione del petrolio.
-Citare il romanzo incompiuto di Pasolini, come l’opera più ambiziosa dell’autore.

personaggi. Vivono di vita propria, a dispetto dei loro autori.

postmoderno. Essere molto tranchant “postmoderno non vuol dire nulla, salvo forse in architettura” senza spiegare perché.

Privacy. Se sei un personaggio pubblico, non hai diritto alla privacy.
-Sta’ a vedere che anche per comprare un etto di mortadella ci tocca firmare l’informativa sulla privacy.
-Si pronuncia come si vuole: puoi sempre obiettare che c’è la lectio all’inglese e quella all’americana.
 
 


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