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venerdì 24 gennaio 2014

lettera D (prima parte)





d’annunzioIl Vate.
-Contrapporlo sempre a Pascoli (il “fanciullino” e il “superuomo”).
danubio. Il bel Danubio blu.
decrescita. Ricordarsi di aggiungere “felice”, sorridendo.
democrazia. Citare sprezzanti quel che ne pensava Platone.
design. Ineffabile quid capace di rendere una sedia scomoda, costosa e degna d’es-sere esposta in un museo.
destino. Unire con un tratto i puntini, a posteriori, e leggerci un disegno (vedi 
senso della vita).
dialogo. Ignorare sistematicamente le argomentazioni altrui avendo però la cor-
tesia di attendere che l’interlocutore smetta di parlare prima di aprir bocca.
diritti. Chissà come, ma gli extracomunitari conoscono tutti i diritti concessi qui, meglio di noi.
-Noi ce li siamo sudati, i nostri diritti! 
-Diritti e doveri.
dolceDulcis in fundo. Da alternare a “ultimo ma non ultimo”.
droghe. Incominci con quelle leggere e poi passi a quelle pesanti.
Ormai qualsiasi cosa è assimilabile alla droga: il sesso, la cioccolata, il gioco d’azzar-do, la televisione, il lavoro, gli sport estremi, gli sport non estremi, lo shopping, il  potere, il desiderio di maternità, l’attaccamento agli animali, il giardinaggio...

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